Milani265

Mandela Forum - Firenze, 10 Dicembre 2015

“Dovevo insegnare come il cittadino reagisce all’ingiustizia.Come egli ha la libertà di parola e di stampa. Come ognuno deve sentirsi responsabile di tutto”.

(Don Milani)

Don Milani fondò tutto il suo lavoro sull’importanza del possesso della parola, perché possedere le parole avrebbe voluto dire avere autonomia intellettuale, libertà dalla schiavitù dell’ignoranza. Prima che il tempo inghiotta le parole, è necessario dare la voce e prestare l’orecchio, a coloro che hanno potuto conoscere un’esperienza unica in Italia. Questo spettacolo porta in scena le testimonianze di Mario Rosi, Giovanni Bellini, Maresco Ballini, Clemente Romualdi, Teopisto Bonari, allievi di don Milani e di Ezio Palombo, amico del grande sacerdote.

I loro ricordi sono in scena per raccontare di giustizia, di libertà, di responsabilità, di studio, di conoscenza, in un pezzo di Toscana che, uscito dalla guerra, si preparava ad un’avventura industriale e sociale magnifica e pericolosa. Oggi finita. La parabola luminosa di Don Milani contrasta con i limiti oscuri del nostro tempo, e le voci del passato forse possono servirci, attraverso la rappresentazione, ad immaginare un futuro possibile che, in realtà, era stato scritto e pensato più di mezzo secolo fa. Una rivoluzione disattesa ma, non per questo, fallita. Diciamo “rimandata”. Speriamo rimandata.

Si ringraziano tutti coloro che con il loro lavoro e la loro passione hanno reso possibile raccontare la storia di Don Lorenzo, in particolare: Giampaolo Nibbi, presidente dell’Associazione Anziani per il volontariato di Calenzano, l’Associazione Don Lorenzo Milani di Calenzano.

Sagrato chiesa S. Donato Calenzano, 3 settembre 2017

MandelaDirittiUmani880x600

Novemila studenti al Mandela Forum per il XIX Meeting dei Diritti Umani

"Non è il posto che

con il patrocinio di:

comunedicalenzano256x300

Comune di Calenzano

Comune di Vicchio

comunedivicchio160x300
item5
toscana1